E’ di Giacomo Ponsonelli di Massa, allievo del genovese Filippo Parodi: finanziata dalla marchesa genovese Teresa Spinola-Sauli, esempio di barocco pieno, maturo. Nel novembre 1989 smontata e portata via per il restauro e in seguito, ricomposta in loco: è caratterizzata dalla quadrilobata vasca, dove la linea curva si rincorre nel gioco delle sue ombre proprie e portate, mentre sulla guglia slanciata, svetta l’angelo, con le ali aperte nell’arco che ingloba il busto in torsione berniniana, a spirale. Nel cartiglio che l’angelo dispiega: “HAURIETIS IN GAUDIO”, “Vi disseterete in allegrezza”, versetto n. 12 di Isaia.