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LA BASILICA E IL MUSEO DEL
SANTUARIO DI SAVONA

La Basilica

Navata centrale e presbiterio

La controfacciata, la volta della navata e la cupola furono ornati da una campagna di affreschi del pittore genovese Bernardo Castello, che risale al 1610 circa: l’artista, in quel momento all’apice della propria fama, aveva ottenuto la commissione grazie anche all’appoggio del poeta savonese Gabriello Chiabrera che celebra i dipinti in una sua canzone.
In vista del terzo centenario dell’apparizione (1836), gli apparati decorativi della chiesa furono rinnovati da un’équipe di artisti lombardi: sono completamente rifatte in un elegante stile neoclassico tutte le parti ornamentali, mentre Pietro Narducci restaura i riquadri del Castello con le Storie della Vergine, aggiungendo le monumentali figure di angeli sopra gli arconi della navata maggiore e gli Evangelisti nei pennacchi della cupola.

Il pavimento in marmi policromi del 1860-1874 ha sostituito il precedente, proveniente dall’antica cattedrale di Savona; il pulpito è opera dello scultore genovese Onorato Toso (1915).

Nel presbiterio l’altare e i portali di accesso al coro risalgono al 1756, mentre il grande Crocifisso ligneo è databile fra Sei e Settecento. Nell’abside il coro ligneo del 1644 è stato successivamente arricchito da dossali intarsiati eseguiti da Vincenzo Garassini e completati, dopo la morte di questi (1888), dal figlio Giuseppe. La tarsia dietro l’altare si deve invece a Ignazio Scotto (1882).

Per le celebrazioni del quarto centenario è installato un nuovo organo, eseguito dalla ditta Malvestio: ciò determina la necessità di modificare l’abside, poi affrescata da Eso Peluzzi (1928).

La Navata Sinistra

Prima cappella: I marmi dell’altare provengono dal cinquecentesco mausoleo del cardinale Agostino Spinola, già nella chiesa di San Domenico di Savona opera di Antonio Maria Aprile; la pala, raffigurante l’Annunciazione, è opera di Andrea Semino (1585): il dipinto è tornato al suo posto nel corso del XIX secolo, dopo essere stato sostituito con un altro d’identico soggetto, eseguito intorno al 1685 da Bartolomeo Guidobono (oggi ai Musei Civici di Palazzo Gavotti). Sulla parete laterale è infissa la lapide cinquecentesca con la deposizione originale del beato Antonio Botta con il racconto dell’apparizione.

Seconda cappella: La pala d’altare, raffigurante l’Adorazione dei Pastori, è opera firmata e datata da Bernardo Castello nel 1593 ed è racchiusa in una bella cornice marmorea coeva.

Terza cappella: L’altare marmoreo è stato commissionato dai fratelli Siri, banchieri savonesi a Roma, a Gian Lorenzo Bernini che segue direttamente il progetto e l’esecuzione delle parti architettoniche e affida al collaboratore Matteo Bonarelli l’altorilievo con la Visitazione. L’opera è collocata in chiesa nel 1665. Il modelletto, ancor oggi conservato, è esposto nel Museo del Santuario.

Quarta cappella: L’altare marmoreo è eseguito nel 1614, mentre la pala, rappresentante la Madonna della neve è compiuta nel 1610 da Bernardo Castello. Entrambe sono state commissionate dal nobile genovese Franco Borsotto che ha finanziato, nei primi decenni del Seicento, un’ampia campagna di ristrutturazione del Santuario.

La Navata Destra

Prima cappella: La pala con l’Immacolata Concezione è eseguita nel 1770 da Paolo Gerolamo Brusco su commissione del doge Francesco Maria della Rovere che nel 1762 aveva già coinvolto l’artista nella nuova decorazione della Cappella Sistina di Savona; nel pavimento si trova la tomba del beato Antonio Botta, morto nel 1550.

Seconda cappella: La pala con la Natività della Vergine è un’opera della prima maturità di Orazio Borgianni. È compiuta intorno al 1608-1610 probabilmente per un esponente della famiglia Pozzobonello, banchieri associati ai Gavotti, che già possedevano nelle loro collezioni altri dipinti dell’artista romano. Sulla parete è collocato il busto di Franco Borsotto, eseguito da Rocco Pellone nel 1623, in origine nel presbiterio.

Terza cappella: La pala d’altare raffigurante la Presentazione di Maria al tempio, è stata eseguita intorno al 1623-1627 dal Domenichino su commissione del padre teatino Lorenzo Gavotti, vescovo di Ventimiglia ed esponente della famiglia di banchieri savonesi attivi a Roma.

Quarta cappella: Il patronato è stato concesso, insieme con quello della Madonna della Neve, nel 1611 a Franco Borsotto che nel 1614 ha affidato l’esecuzione dell’altare allo scultore Rocco Pellone e del dipinto con Cristo Crocifisso a Giovanni Battista Paggi.

La Cripta

Il prospetto verso la navata è ornato da rilievi marmorei con angeli musicanti: l’opera, riferibile a Giovanni Battista e Cristoforo Orsolino, risale al 1635-1640 circa.

La decorazione del sacello, reso prezioso da marmi colorati e dorature, è finanziata da Franco Borsotto ed è conclusa nel 1616. Gli stucchi della volta, progettati dal pittore Lazzaro Tavarone, sono eseguiti da Gio. Antonio e Francesco Casella: raffigurano, in due medaglioni, la Madonna di Misercordia che protegge Savona e la Trinità.

Nella nicchia centrale trova posto il gruppo scultoreo della Madonna con il beato Antonio Botta, opera commissionata nel 1560 a Pietro Orsolino: l’immagine, cuore devozionale del Santuario, diventa fin da subito il modello iconografico per la Madonna di Savona. Nelle vetrine è esposta una piccola parte della ricca collezione di argenti e di ex voto donati alla chiesa.

La Facciata

La facciata è stata progettata da Taddeo Carlone di Rovio in raffinate forme tardo-manieriste ed è completata fra il 1609 e il 1615 circa: le conferiscono una particolare eleganza tanto l’uso di marmi colorati, quanto gli effetti chiaroscurali delle sculture, eseguite dallo stesso Carlone (San Giovanni Battista, San Giovanni Evangelista), da Leonardo Mirano e da Francesco Fanelli (angeli musicanti, Madonna col Bambino).

Lo stemma di Savona sotto il timpano centrale ricorda il patronato della città sull’edificio. Il sagrato è stato rifatto nel 1986.

il Campanile

Il campanile è un’aggiunta che risale alla metà del Settecento: esso si richiama alla facciata nell’uso dei marmi colorati, mentre il cupolino a embrici di ardesia riprende quelli che sormontano le cappellette lungo la via dei pellegrini.
Testo a cura di:

Magda Tassinari
Massimiliano Caldera

ARTISTI
Aprile Antonio Maria, scultore (n. Carona, 1520ca.- Genova, 1550ca.)
Bernini Gian Lorenzo, architetto, scultore e pittore (Napoli, 1598-Roma 1680)
Bonarelli Matteo, scultore (Lucca, attivo a Roma nel XVII secolo: notizie dal 1632 ca./1654)
Borgianni Orazio, pittore (Roma 1578 -1616)
Brusco Paolo Gerolamo, pittore (Savona, 1742-1820)
Carlone Taddeo, scultore (Rovio, 1543 – Genova, 1615)
Casella Antonio, scultore e stuccatore (originario di Carona, fine sec. XVI/inizi XVII)
Casella Francesco, scultore (originario di Carona, seconda metà del XVI secolo)
Castello Bernardo, pittore (Genova, 1557-1629)
Chiabrera Gabriello, poeta (Savona 1552 – 1638)
Domenichino (Zampieri Domenico), pittore (Bologna, 1581-1641)
Fanelli Francesco, scultore (Firenze, 1609 ca.-1665 ca.)
Garassini Giuseppe, intarsiatore (Savona, seconda metà del XIX secolo)
Garassini Vincenzo, intarsiatore (Savona, 1819-1888)
Mirano Leonardo, scultore (Casasco d’Intelvi, Como, 1577, attivo a Genova, 1637)
Narducci Pietro, pittore (Milano, 1793 -Vercelli, 1880)
Orsolino Pietro Antonio, scultore (scuola lombarda, attivo a Genova nel XVI secolo)
Orsolino Giovanni Battista, scultore e architetto (Ramponio Verna di Como, attivo nel XVII secolo)
Paggi Giovanni Battista, pittore (Genova, 1554-1627)
Peluzzi Eso, pittore (Cairo Montenotte, Savona, 1894- Monchiero, Cuneo, 1985)
Pellone Rocco, scultore (Ramponio, 1553 – Genova, 1657)
Scotto Ignazio, intarsiatore (Savona, 1832-1907)
Semino Andrea, pittore (Genova, 1526 -1594)
Sormano Pace Antonio, scultore e architetto (Osteno, Como, attivo a Savona 1536-40)
Sormano Giovanni Andrea, scultore, (Rezzano, Como, attivo a Savona nella prima metà del XVII secolo)
Tavarone Lazzaro, pittore (1556 ca.-1640)
Toso Onorato, scultore (Genova, 1860-1946)

BIBLIOGRAFIA
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«Splende il tempio adorno» Studi e restauri per il Santuario di Nostra Signora della Misericordia di Savona, testi di M. Bartoletti, F. Bulgarelli, M. Caldera, P. Peirano, D. Piazza, M. Tassinari, P. Venturino, Savona, Sabatelli, in corso di stampa

Pubblichiamo volentieri la Tesi di Laurea in Iconografia e Iconologia “L’iconografia dell’Immacolata Concezione a Savona e nel territorio della sua Diocesi” della Dott.ssa FRANCESCA LANZA.

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